“L’Aids è di moda” la campagna shock Donatella Versace fa ritirare le foto

donatella versace convivio
donatella versace convivio

“L’Aids è di moda” la campagna shock Donatella Versace fa ritirare le foto. Convivio Milano per il 2016 è la mostra mercato biennale che è nata nel 1992 per sostenere la realtà di Anlaids in Lombardia per volontà di Gianni Versace. Per quest’anno fa discutere e non poco, la campagna pubblicitaria che hanno diffuso.

Convivio ‘L’Aids è di moda’ la campagna che fa discutere

La nuova campagna di Convivio secondo le parole di Donatella Versace non è stata autorizzata. Testimonial sono Franca Sozzani direttrice di Vogue Italia e Donatella Versace.

Donatella Versace “E’ agghiacciante”

La campagna pubblicitaria di Convivo vede protagoniste Donatella e Franca e la stessa Donatella Versace ha dichiarato: “Agghiacciante tengo a far sapere di non aver mai dato l’approvazione a questa campagna” e precisa di “non aver dato la mia approvazione alla campagna relativa all’edizione di Convivio 2016 divulgata in questi giorni “L’Aids è di moda” che non condivido. La mia lotta contro l’Aids continua, con immutato impegno e con i mezzi e le parole più idonei”.
E Convivio risponde che “L’Aids è di moda, purtroppo, con 4mila nuovi casi ogni anno e circa 120mila persone sieropositive, sei d’accordo?”.

Franca Sozzani la pensa diversamente

Franca Sozzani dice invece: “C’è stata un’incomprensione nella comunicazione prima del lancio della campagna. Donatella sostiene Convivio e la lotta all’Aids, ma questo non era il suo messaggio”.

La Sozzani dice anche che l’immagine di Donatella verrà ritirata, mentre la sua rimarrà.

La polemica sulla campagna Convivio e il sostegno dei medici

La pensano in modo differente i medici, in particolare il dott. Andrea Gori, direttore dell’Unità Operativa di Malattie Infettive dell’ospedale San Gerardo di Monza, università degli Studi di Milano-Bicocca e membro del direttivo di Anlaids Lombardia che spiega all’AdnKronos: “L’Aids è di moda. Lo è davvero, nel senso che non è qualcosa che appartiene al passato, bensì qualcosa di attuale, presente e irrisolto. L’HIV-Aids c’è, è fra noi ed è un problema che da medici ci preoccupa moltissimo”.

E aggiunge anche “Quando andiamo nelle scuole iniziamo sempre chiedendo ai ragazzi chi di loro ha mai parlato di HIV-Aids con i genitori, e alla domanda si alzano una o due mani su un centinaio di studenti presenti in sala. E nessuna mano si leva quando chiediamo se ne hanno parlato con un esperto”.

L’epidemia e le minacce dell’HIV spiegata dai medici

Il dott. Gori ricorda : “Il virus dell’Aids si è diffuso nel mondo rappresentando la più grossa epidemia a livello globale, poiché negli anni ‘80 ci sono stati dei mutamenti sociali e comportamentali che hanno permesso e favorito una dimensione dei contagi tanto ampia” e aggiunge ” Il comportamento sessuale dei giovani, in particolare della popolazione eterosessuale, sta cambiando velocissimamente e assume caratteristiche di promiscuità per noi medici preoccupanti, proprio perché ci fanno rivedere alcune delle abitudini che in passato hanno portato la comunità gay a essere così tanto colpita”.

Il popolo gay è più informato

E continua “Il 95% delle nuove diagnosi di HIV oggi le abbiamo per via sessuale, ma mentre i giovani gay hanno delle informazioni, ci preoccupa moltissimo la più completa ignoranza della popolazione eterosessuale che non ha minimamente la percezione del rischio contagio”.

foto instagram

Informazioni su Federica 3152 articoli
Amante del Fashion scrive di moda e di lifestyle dal 2010. Ha collaborato con alcune riviste locale di settore e scrive su Leichic dal 2013.

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