I giardini di Bloomsbury e i paesaggi del Sussex sono la cornice di un viaggio emozionale che contamina atmosfere urbane e paesaggi bucolici con accenti bohémien. Nello stile Blugirl ogni elemento è pittoricamente vivo, armonioso nel dettaglio e nella composizione d’insieme, come in Kew Gardens di Virginia Wolf, quadro post impressionista in chiave letteraria.
La palette cromatica vira a tonalità organiche in un’alternanza tattile di leggero e strutturato, lucido e opaco, dove protagonista è una femminilità rilassata e avvolgente ma sempre preziosa.
Boccioli di rose su chiffon fioriscono nelle sfumature del rosa cipria, del ciliegia e del beige, con abiti dalle linee fluide e scivolate arricchite da rouches su georgette. Un romanticismo delicato, senza eccessi, scopre il decoro e punteggia gli abiti, in velluto e pizzo, di strass, fiocchi in paillettes argento e ricami a filo su tulle, con fiori e piccoli uccelli. Il tessuto Principe di Galles in nero, grigio e panna, con frange nere e ricami argento, si reinventa con nuovi grafismi dal twist metropolitano su silhouette scattanti. Pull dai volumi over e maglie tight to the body, avvolti da morbidi caban, ecopellicce o cappotti rigorosi, si aprono su pantaloni a sigaretta o cropped.
Geometrie color blocking nelle tonalità del giallo, del verde bosco e del rosso
accendono asimmetrie nelle lunghezze e motivi di drappeggio dove accenni boyish sono alleggeriti da tocchi poetici. La maglieria unita, a costa inglese, con trame jacquard e finiture di marabù, è abbinata al tartan: pattern materico per eccellenza, è proposto come stampa su chiffon, tessuto DNA del brand,
con effetti plissé o con ricami in paillettes.
Blugirl esprime uno statement identitario: stare bene con se stesse, declinare un’eleganza dolce senza rinunciare a un’estetica sognante
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