Johnny Depp è un po’ stressato. Dopo le riprese di The Rum Diary, è stato immortalato ubriaco per le strade di Parigi e come se non bastasse, avrebbe riniziato anche a fumare. Il mondo lo accusa e lui risponde: “Oggi per me il massimo sono due bicchieri di vino prima di cena mentre guardo i bambini giocare – ha detto – ma c’è stato un periodo in cui ogni notte mi bevevo le budella”.
Erano gli anni precedenti alla sua trasformazione nel Jack Sparrow de I Pirati dei Caraibi: “Anche se facevo film che al box office non andavano bene, ero perseguitato dai paparazzi. Odiavo essere considerato un idolo dei teenager, mi sentivo trasformato in un gadget, in pubblico ero nervoso e a disagio. Era mortificante. L’unico mezzo per sfuggire a tutto questo era l’auto-medicazione”. Continua: “Ho sprecato un sacco di anni, così. Poi per fortuna è arrivata Vanessa. Mi ha cambiato la vita, anzi me l’ha proprio salvata”.
Si è trasferito a Parigi dove Vanessa Paradis vive e lavora. Depp racconta che: “Semplicemente non esco più di casa. E se viaggio mi muovo con un aereo privato: sui voli di linea non riesco a essere un passeggero qualsiasi, divento subito la novità al centro dell’attenzione generale”. Molti dei fan che lo apprezzavano nella versione pre-Disney, oggi lo chiamano venduto: “Me lo dicono da quando ho fatto il primo sequel de I Pirati, ma che significa? Mi sono soltanto legato a un personaggio che amo. Se avessi fatto Ed Wood 2 me lo avrebbero detto lo stesso?. Non cambierei una virgola di quello che ho fatto, ho preso decisioni in buona fede e poi è accaduto ciò che è accaduto. Non avrei mai voluto diventare un personaggio da merchandise”.
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