Splendida madrina del Giro d’Italia, regina degli ascolti in tv con la serie Le tre Rose di Eva, Giorgia Wurth conquista la cover di MAX, da giovedì 7 giugno in edicola, su iPad e online su max.gazzetta.it, il nuovo canale di Gazzetta.it “Altre passioni”: «Adoro i gregari, nella vita la maggior parte di noi lo è. Io sono l’eterna seconda: ai provini, come nel cuore degli uomini. Nei film sono sempre l’altra: l’amante, la prostituta… A questo punto meglio arrivare terza!».
Figlia di padre svizzero ma ligure d’adozione, ha le idee chiare anche sulla politica: «Per un periodo ho pensato di mettermi in politica. Ma era prima che saltassero fuori tutte quelle candidate di Silvio: le ho viste e ho lasciato perdere, rischiavo di finire nel calderone. Mi piace Di Pietro, ci andrei a cena. Adesso sono una fan di Monti».
Il lavoro: «Sul set sono nelle mani del regista. E mi è utile: se non avessi qualcuno a darmi i tempi, nella vita non combinerei niente. Però ogni tanto mi piace essere libera, e allora scrivo. Dopo “Tutta da rifare” sto scrivendo un nuovo libro, che parla di sesso e handicap: un bel tabù, e io adoro i tabù. In Italia parlare di assistenza sessuale ai disabili è impossibile. Ma la sessualità è un diritto, un’esigenza, come la fame e la sete!».
Il matrimonio: «Sono pronta a fare il focolare. Mi sposerò, ma dopo i 50 anni. Non vorrei divorziare. La monogamia è socialmente comoda, ma per natura siamo poligami… sono una traditrice. Una volta a Las Vegas mi sono sposata con un sosia di Bob Dylan… quello si, lo rifarei ancora».
La passione segreta: «Sono una maniaca delle pantofole: ne ho un armadio pieno e ho la fobia che finiscano. Le devono indossare tutti i miei ospiti, anche l’idraulico».
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