“Li ho buttati nella pattumiera di casa. Erano comunque inutili: erano rotti. Li avevano certamente visti in tutte le perquisizioni: erano lì in bella mostra! Per quello ho chiamato la Gazzetti di Bergamo… E siccome andavo a trovare il Massi, e poi passavo dall’avvocato, li ho portati con me. Li avevo in borsa perché, dopo il carcere, passavo da lei…. per fare una strada unica… Li ho fatti vedere anche alla Gazzetti, che mi ha detto: “Se ti ha detto anche Massi di buttarli, buttali! Buttali giù dal primo ponte che trovi””, racconta a “Quarto Grado” Marita Comi.
Il resoconto dell’episodio, in onda questa sera su Retequattro, vede la donna fare riferimento a due coltellini che ha ritrovato nella sua abitazione, dopo le perquisizioni degli inquirenti. Insospettitasi del fatto che non fossero stati sequestrati, ne ha parlato con il marito in un colloquio in carcere del 29 luglio 2014 e successivamente con il difensore di allora, l’avvocato Silvia Gazzetti.
Spiega la moglie di Massimo Bossetti: “Sono due coltellini di quattro cm. Li hanno lasciati in bella mostra nell’armadio di Massi, dove c’erano tutti gli attrezzi della casa: cacciaviti… tutte queste cose qua. Io mi sono spaventata, perché il giorno prima che mi restituissero la casa, durante l’ultima perquisizione, guarda caso ne hanno trovati altri due. Sono andata in carcere dal Massi per dirgli: “Quanti ne avevi?”. Lui mi ha risposto che quello era di un suo ex dipendente, che lo teneva nel camioncino per farsi gli spinelli. Mi ha detto: «Buttalo! Guarda… casomai manca che trovano anche tracce di fumo, che mi buttano addosso anche quelle…””.
“Quarto Grado” ha raggiunto l’avvocato Silvia Gazzetti per chiarimenti, ma il legale ha risposto di non saperne nulla.
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