Marco Carta dopo la vittoria nel 2009 a Sanremo, è stato al centro della scena per molto, forse troppo, tempo finchè ha sentito veramente la necessità di staccare la spina. Da circa due anni si è eclissato, lontano dal mondo dello showbiz e confessa a Vanity Fair: “Non riuscivo più a vivere bene. Mi vedevo ovunque. Mi specchiavo, in bagno, e provavo come un’asfissia, una nausea. Mi dicevo: “Ancora tu?””. Tutta colpa dello squarcio che “lascia una mamma quando va via troppo presto: non c’è niente da fare, sta lì nello stomaco, non si riassorbe” e del bagliore “di un successo che arriva e di colpo, e da cui a un certo punto serve riparo”.
Poi continua: “Non riuscivo neanche a trovare un paio di giorni per andare ad abbracciare mia nonna in Sardegna. Ero pieno di domande. Avevo bisogno di risposte”. La pressione era tanta, anche quella delle ammiratrici: “C’è stato qualche graffio, qualche collanina strappata. Baci e carezze memorabili. Pure delle mamme. Fino ad allora non mi aveva mai disturbato, a un certo punto ho sentito la claustrofobia. Sapevo di dovere ascoltare solo me stesso e chi mi vuole bene ed evitare l’aiuto dello psicologo”.
Ora è tornato: “Il 10 aprile torno con un album, Necessità lunatica. Lo anticiperà il 23 marzo il singolo Mi hai guardato per caso. Racconto un’altra paura: quella di quando ci si finge indifferenti verso una persona che invece ci ha stravolto i sensi. Terrorizzati dall’idea di non essere ricambiati”.
Lo aiuterà Maria De Filippi, la donna che lo ha fatto diventare una star, coinvolgendolo nel serale di “Amici” per la sfida tra Big.