Tommaso Buscetta, detto anche il boss dei due mondi è stato un mafioso e collaboratore di giustizia italiano, membro di Cosa nostra. È stato un affiliato di Cosa nostra e, dopo l’arresto, collaboratore di giustizia durante le inchieste coordinate dal magistrato Giovanni Falcone; le sue rivelazioni permisero una ricostruzione giudiziaria dell’organizzazione e della struttura mafiosa siciliana. Buscetta è morto nel 2000 in Florida.
Buscetta si sposò tre volte ed ebbe otto figli. Ad un certo punto fu sospeso da Cosa nostra per aver lasciato la sua prima moglie: infatti l’adulterio era considerato un grave reato. Durante una deposizione a un processo nel 1993 Salvatore Cancemi rivelò a Buscetta di aver strangolato a morte due dei suoi figli: Buscetta lo perdonò, dicendo che sapeva che non avrebbe potuto rifiutare l’ordine.
Grazie alla sue dichiarazioni, furono rivelate al mondo le strutture gerarchiche di Cosa nostra, fino ad allora totalmente ignote a causa della stretta omertà degli ambienti malavitosi. Tuttavia Buscetta rifiutò di parlare con il giudice Falcone dei legami politici di Cosa nostra perché, a suo parere, lo Stato non era pronto per dichiarazioni di quella portata, e si dimostrò abbastanza generico su quell’argomento.