M Missoni: la Collezione Pre Fall 2013

Nella collezione pre fall 2013 la “teddy ladyM Missoni ruba suggestioni, fogge e tipologie ai teddy boys degli anni ’50, ai rockabilly made in usa, ai rockers londinesi pre-beat, trasformandoli in codici estetici e componenti strutturali di una collezione in cui si percepisce una decisa, inedita intenzione di volumi corposi, costruiti, evidenti, mai esagerati, ma neppure mai scivolati, mai sfuggenti. Always comfortable, never loose…

Il gioco dei richiami e dei rimandi tra tipologie è sottile e raffinato, supportato da con- formazioni perfettamente studiate: i bomber diventano caban perfettamente “tailored”, come le felpe da rugby che si tramutano in blouson e giacche piuttosto importanti nella strut- tura. Si parte da “gioventù bruciata” e da “fronte del porto” – da un universo maschile dunque – per arrivare ad una neo-femminilità, sofisticata certamente, ma anche decisa e grintosa. I bermuda diventano shorts a vita alta. Ed a vita alta sono anche i pantaloni che si stringono alla caviglia, cadendo però lungo la gamba con una certa ampiezza. E ai giovani ribelli si sottraggono le t-shirt squadrate che diventano bluse, le canotte, persino le bretelle, trasformate in un leit motiv ironico.

Determinante  nel realizzare la corposità dei capi è il ricorso, marcato ed evidente, alle techno-textures, al neoprene, al nylon,  presenti trasversalmente nella collezione e sempre mixati alle materie più consuete, ma rinnovate da queste commistioni: cotone, viscosa, lana, panno, tweed, jersey, rafia intrecciata, piquet. Il gioco degli inserti, della somma di materiali differenti è un autentico fil rouge, così come l’importanza e l’evidenza piena dei bordi, dei profili, degli orli, dei revers, delle paramonture che non passano mai inosservati. Spesso i piping sembrano segnalare graficamente la costruzione del capo e non di rado riservano sorprese: ciò che a prima vista pare una semplice profilatura a contrasto si rivela essere una piattina arricciata. Corposità significa anche tridimensionalità, senso di profondità, risultante dalla sovrapposizione di lavorazioni, l’una in orizzontale, l’altra in verticale, con intriganti giochi d’ombra e di trasparenza. Ed è sistematica la presenta del matelassé – non solo nell’outerwear ma anche negli abiti – non di rado mosso da interventi differenti nello stesso capo: riquadri micro, opposti a riquadri più grande, alle fasce impunturate, alle profilature a fettuccia.

Risaltano motivi inusuali, stampati su ogni qualità di tessuto oppure intessuti nella maglieria: fantasie a lampo oppure a geometrie astratte, “spezzate”, qualche volta all over ad effetto macro pied de poule,  qualche volta piazzate con vaghe richiami al camouflage.  Si affiancano alle fantasie classiche, agli  zig zag,  alle fiammature, alle caramelle. Lavorazioni e pattern appaiono quasi sempre “collocati” con voluta precisione, quasi a seguire e a sottolineare l’anatomia della silhouette: negli abiti e nei pantaloni illuminati dal lurex, oppure nei capi in cui sul nero dello sfondo si stagliano, dall’alto sino all’orlo, arabeschi a jacquard in otto nuances differenti che degradano l’una nell’altra.

Il “winter black” è importante, ma non può che essere il trait d’union nel caleidoscopio infinito di un mondo che, per definizione, è colore. Così, la nuova collezione si orienta, tra fantasia e magia dal blu notte al turchese, dal giallo limone al verde natura, dal bruciato all’arancio, dal rosa lampone, dal rosso fiamma al viola, dall’ottanio al verde mela.

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La moda e lo stile sono la mia passione! ma guarda anche molta televisione, alla ricerca del look perfetto dei Vip!

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